La frontiera della neuroriabilitazione rappresenta, a partire già da qualche anno, qualcosa di più di una semplice speranza per il recupero di deficit funzionale. Grandi aspettative si sono create a seguito dei risultati presentati la settimana scorsa durante l’82° congresso nazionale dell’International Neurmodulation Society da parte di Alessandro Dario, presidente Ins e responsabile di Neurochirurgia funzionale all’Asst Settelaghi – ospedale Macchi di Varese, e di Franco Molteni, direttore Uoc di Medicina riabilitativa a Villa Beretta.
I loro studi sulla terapia di stimolazione midollare in pazienti paraplegici completi, hanno portato alla scoperta che un particolare strumento: lo “stimolatore laminatomico” che veniva impiantato a pazienti con lesione midollare per controllare il dolore, ha evidenziato effetti anche sul controllo della vescica, su funzioni come pressione arteriosa e frequenza cardiaca e anche sul controllo motorio.
Il significato di questo è che attraverso l’applicazione dello stimolatore, gli elettrodi di cui è dotato vanno a coprire l’area midollare interessata dal dolore, e, come constatato dalle equipe mediche, hanno portato effetti sensibili sugli aspetti motori, neurovegetativi e vescicali. “Abbiamo aperto una breccia nel muro” dice il dottor Dario sottolineando l’importanza della scoperta.
Il paziente. infatti, che aveva subito la lesione a livello D5 ben 7 anni fa, ha dimostrato che il midollo pur restando inattivo per tutto questo tempo in realtà era pronto, sotto la stimolazione, a riprendere le proprie funzionalità.
L’obiettivo adesso, secondo i due professori, è quello di riuscire a passare ad una fase più avanzata della terapia coinvolgendo gli istituti medici della Lombardia (la regione dove si è portata avanti la sperimentazione) che hanno caratteristiche idonee a questo tipo di terapia anche perchè oltre allo strumento tecnico è necessario sia procedere con protocolli personalizzati per ciascun paziente sia avere le capacità riabilitative che accompagnino correttamente l’utilizzo dello strumento.
Seguiremo per voi l’evoluzione di questa nuova tecnica nella speranza che sia resa disponibile e tutti il più presto possibile
Fonte https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/11/22/neuroriabilitazione-effetti-positivi-per-paziente-paraplegico_CmxHDSKVLxu49eDj9X6ZDK.html